Rocce

Mi perdo nei grigi anfratti
nei solchi bui
dove il sole latita
e l'umida rigidità mi percorre.
Ma quando la valle apre
i tetti aguzzi bucato il cielo.
Un rarefatto tramonto accarezzando gli occhi
consola.

Battiti

Orazioni snocciolate
tra immagini di vita
distratte da affannati respiri.
Una monotona consuetudine
combatte
col ritmo accelerato del cuore intemperante.

Lacrime

Lacrime per la montagna offesa
per la devastazione diffusa.
Faticosi gesti invocano una normalità lontana.
Il quotidiano sconvolto nei pallidi volti.
Vorace fango su ogni cosa spalmato.
Intermittenza di vita nell'inconsolabile realtà.

Respiro

Respiro lento
respiro d'acqua.
Pacifico respiro d'innocenza
nel buio profondo
di un sonno perfetto.

Sgranando piselli

Ascolto il rumore
di piselli sgranati
di passi perduti
nell'aria deserta
dal sole lambita.
Nei prati bagnati
ti vengo a cercare
gli occhi socchiusi
guardando lontano

Parole e suoni

Potenti parole
sorprendono
abitano spazi infiniti.
Rotolano addosso suoni sranieri
che neanche io so.
E contro il muro rimbalzano
dalla mia bocca alla tua

Incontri

Raccontami la tua vita
quanto hai riso e quanto hai pianto.
Annulliamo il tempo
dall'emozione sopraffatti
nella corrente dei ricordi.
Giochiamo ancora con gli occhi che brillano
senza fretta e senza perché.
Le parole di colori ci vestono
corrono in pazzi mulinelli
impudiche ci disegnano con levità.
E siamo noi come ieri
come sempre
insieme ancora
almeno per un po'.

Addormentarsi

Ti respiro ancora
a piccole boccate
così mi resti di più.
Parole di velluto
lente e accarezzate.
Cauti baci gli occhi sfiorano
e bei sogni inducono.

Casa

Passato il cancello
tutt'intorno è casa
non c'è confine territorio
o strada
ma la non assenza
che mi appaga

Aspetto

E mi sto a guardare
senza niente da fare.
Un'abitudine nuova
uno stupore
Questa stanchezza non mia
mi trascina via.

Echi

Lontani echi nel profondo riverberano.
Parole
che aspettano solo di uscire
 silenziosi semi che tardano a germogliare.
Infilarne una ad una
come rara collana.
Nella perduta passione
dal sapore lontano.

Confusa

Socchiuse labbra
si arrestano nel non detto.
Questi strani giorni
che non riconosco
richiamare vorrei.
 E sospese parole
si sgranano
sulla sfocata superficie dei sogni.

Luce

Luce
illuminante limpida estensione
sazia una fame vorace
gronda azzurro
invade gli occhi
riempie i polmoni
nell'immensità  lo spazio mi appartiene

Musica

Musica nelle orecchie
musica sulla pelle
nel respiro e nei gesti
nel ritmo del corpo
nelle carezze del giorno
nei passi lenti della vita.
Musica nella tua voce
che non smetterei di ascoltare.

Ombre

Penombra sorella del buio
indefiniti contorni
di realtà che rappresenta.
Preludio all'oscurità che non disturba.
Velo leggero di luce ridisegna
nel suadente tratteggio che riconosco.
Occhi bocca e tutto il resto
scorre rincorre passa veloce.
Si scrosta il ricordo dalla memoria
e lontano va

Primavera ancora

E tutto ritorna
un po' di più un po' di meno
come saltare dal treno.
L'erba che cresce
la terra smossa le piccole foglie
il sonno che non viene
le aiuole ancora spoglie.
Il tempo che mi corre addosso
il soffuso languore
e continuo a non capire
come fare a migliorare.
Mi sento vuota tutta da
riprogrammare.
Nel torpore malato
di un giorno sbagliato.

Nella scia

Quando le parole non servono
e uno sguardo è  davvero più eloquente
nell'alone del sogno
l'irreale credibile non può essere sottratto.
Scricchiolano i giorni
sotto il peso del tempo
schiacciati indolenti boccheggiano
come anime alla deriva
in cerca di un approdo sicuro.

Ghiaccio

Sospendo i pensieri ed i ricordi trasformo
col presente li impasto.
Quasi come camminare
sulla pericolosa superficie del ghiaccio
cautamente
ma con spudorato coraggio.

Tessuto

 Attimi di tenerezza
accarezzano
la pelle abbracciata
dal morbido tessuto
in rassicurante contatto.
Indefinibile piacere
infantili ricordi di dolcezza evoca.

Verso sera

Tramonto di porpora acceso
ultimi palpiti
nel buio reticolo di immobili pioppi.
Traboccanti parole
fiotti ininterrotti di modulati suoni
catturano un consenso
che alla fine placa

Foglie

Parole e foglie

Vorticosi mulinelli
le ultime foglie trascinano e
i nostri sospiri inseguono.
Piccoli gesti dell'oggi condiviso
il sorriso accendono.

Io

Ero una ragazza da prendere per mano
guardare negli occhi
e sfiorare piano.
Sorprendere di risa a perdifiato
rincorrere nei giorni con folle fantasia.
Parlare un poco, giocare
libera di stare
per sempre con te.

Pausa

Fangosa poltiglia risucchia il passo
nel sonoro incedere la campagna echeggia.
Nell'immobilità l'assenza di dolore
inatteso istante di tregua ritrovato.
Benessere così cercato illude.

Malinconia

Malinconia molesta
in un alito d'ombra si avvicina.
Pensieri incasellati
nel salvifico ordine di una propizia attesa.

Gelo

Boccate di gelo
nell'aria frizzante
profumi ghiacciati evocano.
Sottili aghi pungono lievi.
Vette imponenti soggiogano nell'abbagliante nitore.