venerdì 16 dicembre 2016
Desiderio poetico
Bello sarebbe ricevere questa poesia come pegno d'amore...
Ode al suo aroma Pablo Neruda
Mia
dolce, di che profumi,
di
quale frutto,
di
quale stella, di quale foglia?
….......................................................
Dal
tuo cuore
sale
il
tuo aroma
come
dalla terra
la
luce fino alla cima del ciliegio:
nella
tua pelle io trattengo
il
tuo battito
e
aspiro
l'onda
di luce che sale,
la
frutta immersa
nella
sua fragranza,
la
notte che respiri,
il
sangue che percorre
la
tua bellezza
fino
ad arrivare al bacio
che
mi aspetta
sulla
tua bocca.
domenica 11 dicembre 2016
Acquerello
Colori
come pretesto
come
nitida traccia di cammino interiore.
Con
soave stupore
mi
immergo in
delicate
pennellate.
Malìa
di azzurri che
come
sussurri
mi
avvolge.
La
pace si diffonde e placa
nuvole
e onde
passano
si
susseguono rincorrendosi...
si
confondono.
giovedì 1 dicembre 2016
...promessa di nebbia
Nebbia appena accennata come presagio di grigio ovattato languore. Nel perdersi mai ritrovato di confusi orizzonti.
giovedì 24 novembre 2016
Fiducia
Prendimi
per mano
leggera
mi voglio sentire
senza
peso apparente
in
un cullato lento fluire
della
corrente
e
dal fiume al mare
farmi
abbracciare.
Così
protetta
inattaccabile
e forte
mi
voglio sentire.
Una
carezza
come
di soffiato vento
per
poter guarire.
venerdì 18 novembre 2016
Clacson
Un colpo di clacson il capo gira
d'un tratto ti blocchi e sobbalzi
la scomposta chioma vaporosa ondeggia
un largo sorriso il volto esalta
sei tu, ti vedo, il cuore sussulta
e il respiro d'un botto s'arresta.
mercoledì 16 novembre 2016
...un mio commento
Ho scoperto recentemente questa poetessa ed è stato amore immediato!
Queste poesie mi hanno folgorato.
Non saprei dire quale preferisco.
Sono magnifiche...sono mie! Inconsapevolmente assorbite.
Desidero condividerle con voi
Queste poesie mi hanno folgorato.
Non saprei dire quale preferisco.
Sono magnifiche...sono mie! Inconsapevolmente assorbite.
Desidero condividerle con voi
Marina Cvetaeva
Come
spostando pietre
Come spostando pietre
geme ogni giuntura! Riconosco
l'amore dal dolore
lungo tutto il corpo.
Come un immenso campo aperto
alle bufere. Riconosco
l'amore dal lontano
di chi mi è accanto.
Come se mi avesse scavato
dentro fino al midollo. Riconosco
l'amore dal pianto delle vene
lungo tutto il corpo.
Vandalo in un aureola
di vento! Riconosco
l'amore dallo strappo
delle più fedeli corde
vocali: ruggine, crudo sale
nella strettoia della gola.
Riconosco l'amore dal boato
-dal trillo beato-
lungo tutto il corpo!
Marina Cvetaeva
Pagina
bianca per la tua penna
Io sono una pagina per la tua penna.
Tutto ricevo. Sono una pagina bianca.
Io sono la custode del tuo bene:
lo crescerò e lo ridarò centuplicato.
Io sono la campagna, la terra nera.
Tu per me sei il raggio e l'umida spiaggia.
Tu sei il mio Dio e Signore, e io
sono terra nera e carta bianca.
Ai
miei versi scritti così presto
Ai miei versi scritti così presto
che nemmeno sapevo d'esser poeta,
scaturiti come zampilli di fontana,
come scintille dai razzi.
Irrompenti come piccoli demoni
in un sacrario di sogno e d'incenso,
ai miei versi di giovinezza e di morte,
versi che nessuno ha mai letto!
Sparsi fra la polvere dei magazzini,
dove nessuno li prese o li prenderà,
i miei versi, come i vini pregiati,
avranno la loro ora.
sabato 12 novembre 2016
Tricotage
Punti sospesi, accavallati, perduti,
come pensieri di un'ideale maglia.
Un immaginario tessuto di vita reale.
Tranquillizzante sfogo
di creatività sommessa
alla ricerca di precario equilibrio.
Esaltanti progressi intrecciati a
ricordi che
procedono con il ritmo del lavoro.
Cadenza regolare di liberatorio impeto
in molteplici alternanze.
Ecco una terapia per lasciare una
traccia.
La mia.
mercoledì 2 novembre 2016
giovedì 27 ottobre 2016
Il piccolo principe Antoine De Saint-Exupéry
Qualche
significativo estratto...
Addomesticare
...disse la volpe “Tu per me ora non sei
altro che un ragazzino identico a centomila altri ragazzini. E io non
ho bisogno di te. E neanche tu hai bisogno di me. Per te io non sono
altro che una volpe uguale a centomila altre volpi. Ma se tu mi
addomestichi, avremo bisogno l'uno dell'altra. Tu diventeresti per me
unico al mondo. Io diventerei per te unica al mondo...
...tu hai i capelli color dell'oro. E sarà
stupendo quando tu mi avrai addomesticato! Il grano, che è dorato,
mi ricorderà di te. E amerò il rumore del vento in mezzo al
grano...
I
primi approcci
All'inizio ti metterai seduto sull'erba un
po' lontano da me, così. Io ti guarderò con la coda dell'occhio, e
tu non dirai niente. Il linguaggio è l'origine delle incomprensioni.
Ma ogni giorno potrai sederti un po' più vicino.
Il
preludio e l'attesa
Se
tu, mettiamo il caso, arrivi alle quattro, io dalle tre inizierò a
essere contenta. Più passerà il tempo più io sarò contenta. Alle
quattro già comincerò ad agitarmi e a spaventarmi: scoprirò quanto
costa la felicità! Ma se tu arrivi a caso, non saprò mai a che ora
mettere in ghingheri il mio cuore. C'è bisogno di riti.
-Cos'è un rito?- disse il piccolo principe.
-E'
ciò che rende un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle
altre ore.-
disse
la volpe.
...fu
così che il piccolo principe addomesticò la volpe.
Il
mio commento
...ma
chi è il piccolo principe e chi la volpe?
Possiamo
essere entrambi, perché non esistono ruoli rigidamente predefiniti.
Soprattutto
in amore. Donarsi totalmente senza paura di soffrire...si soffrirà
comunque...
Alda Merini
Due cose
portano alla follia: l'amore e la sua mancanza.
martedì 25 ottobre 2016
Due parole...
E
adesso due parole...
per
commentare e condividere quello che ho pubblicato in questi due mesi
di “scritti appassionati”.
Perché
si tratta di pura passione e del desiderio di darne forma, di poter
comunicare coinvolgendo con parole e immagini in uno sfogo
liberatorio.
La
poesia per me (e spero di non essere troppo ambiziosa a definire così
quello che scrivo) é un mezzo per incanalare le emozioni,
rappresentarle e forse essere più consapevole di quello che accade.
La
natura in questo senso aiuta a prendere coraggio favorendo una
lettura introspettiva.
L'acqua,
il vento, il sole, la terra ecc... creano stimoli magnificamente
potenti.
Così,
con questi pretesti, mi alleggerisco prendendo le distanze da quello
che mi fa soffrire oppure trattenendo il più possibile ciò che amo.
Tutto
merita di essere ricordato.
Tutto
aiuta a crescere.
Ma
più di tutto l'amore aiuta a vivere.
lunedì 24 ottobre 2016
Acqua
Gorgoglii
zampilli bianca schiuma
le
pietre carezza in rumorosa corsa.
Il
suono magnifico riconcilia.
Sospendo
i pensieri e muta resto.
venerdì 21 ottobre 2016
Bacio
Lì
dove la pelle è così morbida...
alla
base del collo
lascio
un bacio.
Annuso
così avidamente
la
tua essenza che
faticosamente
mi stacco...
sciolgo
l'abbraccio
ma
intatto in me
ti
conservo.
giovedì 20 ottobre 2016
Accanto a un bicchiere di vino Wislawa Szymborska
Con
uno sguardo mi ha reso più bella,
e
io questa bellezza l'ho fatta mia.
Felice,
ho inghiottito una stella.
Ho
lasciato che mi immaginasse
a
somiglianza del mio riflesso
nei
suoi occhi. Io ballo, io ballo
nel
battito di ali improvvise.
Il
tavolo é tavolo, il vino é vino
nel
bicchiere che é un bicchiere
e
sta lì dritto sul tavolo.
Io
invece sono immaginaria,
incredibilmente
immaginaria,
immaginaria
fino al midollo.
Gli
parlo di tutto ciò che vuole:
delle
formiche morenti d'amore
sotto
la costellazione del soffione.
Gli
giuro che una rosa bianca,
se
viene spruzzata di vino, canta.
Mi
metto a ridere, inclino il capo
con
prudenza, come per controllare
un'invenzione.
E ballo, ballo
nella
pelle stupita, nell'abbraccio
che
mi crea.
Eva
dalla costola, Venere dall'onda,
Minerva
dalla testa di Giove
erano
più reali.
Quando
lui non mi guarda,
cerco
la mia immagine
sul
muro. E vedo solo
un
chiodo, senza il quadro.
Ecco
un'altra struggente poesia d'amore, rinnova in me una potente
emozione ad ogni rilettura. La preferisco fra tutte...mi
appartiene...
martedì 18 ottobre 2016
Voci
Voci
nella penombra
declamano
versi e
parole
profonde...
sospesi
sentimenti condivisi.
Si
vestono di parole
sgorgate
da altri cuori,
le
fanno proprie...
le
fanno amare.
Vibrano
nel profondo.
L'esplosione
di un improvviso ricordo
nell'urgenza
di un incontro,
del
suo insopportabile distacco
nel
disagio dell'assenza.
Voci
maschili
voci
femminili
esperte
carezzevoli voci si insinuano.
Rimuovono
ogni ostacolo per catturare
completamente.
lunedì 17 ottobre 2016
Tienimi per mano al tramonto Hermann Hesse
Tienimi per mano al tramonto,
quando la luce del giorno si
spegne e l'oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle...
Tienila stretta quando non
riesco a viverlo questo mondo imperfetto...
Tienimi per mano...portami dove
il tempo non esiste...
Tienila stretta nel difficile
vivere.
Tienimi per mano...nei giorni
in cui mi sento disorientata...
Cantami la canzone delle stelle
dolce cantilena di voci respirate...
Tienimi la mano, e stringila
forte prima che l'insolente fato possa portarmi via da te...
Tienimi per mano e non
lasciarmi andare...mai...
Stella
Chi sei?
Tu che dallo spazio
profondo occhieggi.
Nell'universo oscuro che
tutto inghiotte.
Chi sei?
Limpida luce che
speranza infonde.
Nella notte di inchiostro
risplendi.
Oscuri presagi
allontani.
Nel tuo vorticoso essere
punto fermo mi appari.
Chi sei?
Compagna che il buio
illumina
per aiutarmi a non aver
paura...
domenica 16 ottobre 2016
Luna
Guarda nel cielo ancora chiaro
la grossa luna appena sorta
opaca e gialla
di soave acquerello sfumata.
Quasi palpabile dono
da toccare
trattenere
baciare
immutata e bella
lì.
Una fiaba sempre nuova
ci accomuna ora
ancor di più.
venerdì 7 ottobre 2016
Fiore
Toccare
un fiore con dita lievi
in
carezze di petalo
di
vellutata consistenza
e
così assaporare
l'indimenticato
piacere
di
un ricordo lontano.
Sonno
Aspetto il sonno
come ricompensa del giorno
in immobile attesa.
Consumati riti in successione appesi
vagano in brandelli di ricordi.
Fremiti appena accennati incalzano.
Intermittenti scosse di un maldestro
interruttore
di volontà privato.
Forzato silenzio che assorda
su sconnessi pensieri in bilico.
Le stelle rincorro e in silenzio
aspetto
una carezza che non arriva.
martedì 4 ottobre 2016
martedì 27 settembre 2016
Crepuscolo
Scivola il giorno
nell'oro infuocato diluisce gli
affanni.
Nel blu rallenta con ammiccanti
bagliori.
In liquide strie confonde terra e
cielo
come l'avanzare del sonno le membra
arresta.
Ecco
un ultimo sguardo
per conservare intatto l'irripetibile
quadro
poi più nulla.
mercoledì 14 settembre 2016
Sisma
Perchè
perchè senza risposta
infinite macerie di perchè pesano
in uno strazio assoluto che niente può
consolare più.
Domande si susseguono e nel buio
precipitano
trascinando volti vuoti.
L'affanno contamina e tradisce
in forsennata fuga
che non salva mai nessuno.
Parole feroci.
Parole senza via di scampo.
Veleno puro che il cuore corrompe.
Parole sbagliate.
Escono con dolorosi sobbalzi
ci confondono nel loro perverso flusso
di volontaria sofferenza.
Parole recuperate
per ricostruire e risanare
per ridare speranza e leggerezza.
Con il delicato tocco di un sorriso
che tutto guarisce e illumina.
domenica 11 settembre 2016
Golfo
Nel piccolo golfo loquace
una pigra risacca
oscilla.
E ciottoli bianchi
sabbia sublime
dura roccia nella calura.
I colori caparbia
imprimo.
Nitore diffuso lo sguardo
sazia
e più non voglio andare
farmi radice
insinuare linfa pian
piano e restare...
ancora un po'.
sabato 3 settembre 2016
Amore
Guarda i miei occhi
leggi le mille parole trattenute
ascolta la musica del mio respiro accanto al tuo.
Le mie mani ti cercano
accompagnami lungo il cammino
completami giorno per giorno.
Vanno le ore e tutto si trasforma
noi siamo qui
vicini
sempre.
giovedì 1 settembre 2016
Terra
Terra che scivola fra le dita
e granulosa scorre.
In bocca scricchiola,
sotto i tuoi passi sobbalza.
Freme in soffici manciate
al vento disperse.
Mi plasma coprendomi tutta
schiaccia ogni debole resistenza e
mi ricrea...
Soffio
Il
caldo alito sul collo poggia
e
spessi brividi impazziti mi percorrono
come
musica di rinnovata brezza.
Segreto
soffio di inconfessabile piacere
scompiglia
ma
in armonia perfetta
i
nostri respiri accorda.
giovedì 25 agosto 2016
Fuoco
La
terra brucia nella folle siccità dei cuori.
Insensato
scempio di natura indifesa
fa
lacrimare e gemere.
Il
calore e la polvere
l'anima
oscurano
e
il respiro si accorcia.
Una
feroce rabbia cresce
in
mute domande sospese e
più
del fuoco l'impotenza annienta.
lunedì 22 agosto 2016
Lontananza
Il
malinconico sapore del distacco
di
stanze vuote, di letti sfatti, di cose abbandonate...
Ricucire
attimi e respiri
con
occhi inumiditi in accelerati battiti.
E
lì ferma aspetto che tutto ricominci.
E
di profumi e luce mi riempio
ogni
passo il tuo sguardo accompagna.
La
stagione cambia e la distanza accorcia.
Ogni
progetto condivido e rinnovo.
Il
sole è sole, il vento è soffio
di
mille sospese parole.
La
gioia è gioia
quando
è nostra
in condivisa attesa.
in condivisa attesa.
venerdì 19 agosto 2016
mercoledì 17 agosto 2016
martedì 16 agosto 2016
... per vivere
Ma cosa serve per vivere?
...il respiro, il palpito efficace,
l'armonia dei gesti,
la capacità d'ascolto e di
espressione.
Il desiderio, la curiosità,lo
stupore,
un cuore di fanciullo e una mano da
trattenere.
Ma per vivere e non dimenticare si
scrive...
lasciando un po' di noi.
...ed inoltre per vivere “veramente”
c'è bisogno di attenzione...
Ricevere il consenso di uno sguardo,
l'unicità di una carezza,
il sorprendente stupore di un gesto
e...
calore, l'immenso calore della
presenza!
domenica 14 agosto 2016
Notte (Mykonos)
Ulula il vento alla mia porta
e il sonno impedisce.
Fischia e sussurra
modulando versi.
Parole non trova
per farsi capire.
E fantasie di bizzarri sogni
evoca
dal buio profondo.
Immobile resto e
piano respiro.
Farmi stordire vorrei
nell'incoscienza dolcemente sprofondare
anche senza capire
solo
per poter dormire...
Giorno (Mykonos)
Scalda e accarezza il sole
come forza occulta qualcosa
nel profondo scuote.
E dapprima indolente e cauto
poi deciso
prepotente irrompe.
Celate sensazioni muove e
piacevolmente sorprende
cullando in un sospeso limbo.
Dolce malìa non mi lasciare
resta con me
sii la mia compagnia.
Mare
La musica del mare vibra dentro.
I miei sensi amplifica in
concentriche risonanze.
Ad occhi chiusi lo sciabordio mi tocca
poco a poco
cullandomi.
E rassicura e placa col suo
salato abbraccio.
Allora mi immergo
nell'acqua che mi chiama
lentamente scivolo e perdo consistenza
nell'amniotico fluido che mi avvolge tutta.
E affondo ruoto gioco
nel perdermi lontano
senza paura
all'orizzonte arrivo.
Barena
Luci e ombre
imprecise sfumature galleggiano
lambiscono e piano accarezzano
ali di terra molle
appena appoggiata.
Stravaganti sagome tinte di
bruma rossastra
e acqua a perdifiato
gli occhi riempie come lacrime di gioia.
Odore salmastro di tempo sospeso
ci accompagna.
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