giovedì 27 ottobre 2016

Il piccolo principe Antoine De Saint-Exupéry



Qualche significativo estratto...
Addomesticare
...disse la volpe “Tu per me ora non sei altro che un ragazzino identico a centomila altri ragazzini. E io non ho bisogno di te. E neanche tu hai bisogno di me. Per te io non sono altro che una volpe uguale a centomila altre volpi. Ma se tu mi addomestichi, avremo bisogno l'uno dell'altra. Tu diventeresti per me unico al mondo. Io diventerei per te unica al mondo...
...tu hai i capelli color dell'oro. E sarà stupendo quando tu mi avrai addomesticato! Il grano, che è dorato, mi ricorderà di te. E amerò il rumore del vento in mezzo al grano...
I primi approcci
All'inizio ti metterai seduto sull'erba un po' lontano da me, così. Io ti guarderò con la coda dell'occhio, e tu non dirai niente. Il linguaggio è l'origine delle incomprensioni. Ma ogni giorno potrai sederti un po' più vicino.
Il preludio e l'attesa
Se tu, mettiamo il caso, arrivi alle quattro, io dalle tre inizierò a essere contenta. Più passerà il tempo più io sarò contenta. Alle quattro già comincerò ad agitarmi e a spaventarmi: scoprirò quanto costa la felicità! Ma se tu arrivi a caso, non saprò mai a che ora mettere in ghingheri il mio cuore. C'è bisogno di riti.
-Cos'è un rito?- disse il piccolo principe.
-E' ciò che rende un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore.-
disse la volpe.
...fu così che il piccolo principe addomesticò la volpe.
Il mio commento
...ma chi è il piccolo principe e chi la volpe?
Possiamo essere entrambi, perché non esistono ruoli rigidamente predefiniti.
Soprattutto in amore. Donarsi totalmente senza paura di soffrire...si soffrirà comunque...



Alda Merini



Due cose portano alla follia: l'amore e la sua mancanza.

martedì 25 ottobre 2016

Due parole...

E adesso due parole...
per commentare e condividere quello che ho pubblicato in questi due mesi di “scritti appassionati”.
Perché si tratta di pura passione e del desiderio di darne forma, di poter comunicare coinvolgendo con parole e immagini in uno sfogo liberatorio.
La poesia per me (e spero di non essere troppo ambiziosa a definire così quello che scrivo) é un mezzo per incanalare le emozioni, rappresentarle e forse essere più consapevole di quello che accade.
La natura in questo senso aiuta a prendere coraggio favorendo una lettura introspettiva.
L'acqua, il vento, il sole, la terra ecc... creano stimoli magnificamente potenti.
Così, con questi pretesti, mi alleggerisco prendendo le distanze da quello che mi fa soffrire oppure trattenendo il più possibile ciò che amo.
Tutto merita di essere ricordato.
Tutto aiuta a crescere.
Ma più di tutto l'amore aiuta a vivere.

lunedì 24 ottobre 2016

Acqua



Gorgoglii zampilli bianca schiuma

le pietre carezza in rumorosa corsa.

Il suono magnifico riconcilia.

Sospendo i pensieri e muta resto.




venerdì 21 ottobre 2016

Sicilia orientale..ricordo di un tramonto...


Bacio



Lì dove la pelle è così morbida...
alla base del collo
lascio un bacio.
Annuso così avidamente
la tua essenza che
faticosamente mi stacco...
sciolgo l'abbraccio
ma intatto in me
ti conservo.





giovedì 20 ottobre 2016

Accanto a un bicchiere di vino Wislawa Szymborska



Con uno sguardo mi ha reso più bella,
e io questa bellezza l'ho fatta mia.
Felice, ho inghiottito una stella.

Ho lasciato che mi immaginasse
a somiglianza del mio riflesso
nei suoi occhi. Io ballo, io ballo
nel battito di ali improvvise.

Il tavolo é tavolo, il vino é vino
nel bicchiere che é un bicchiere
e sta lì dritto sul tavolo.
Io invece sono immaginaria,
incredibilmente immaginaria,
immaginaria fino al midollo.

Gli parlo di tutto ciò che vuole:
delle formiche morenti d'amore
sotto la costellazione del soffione.
Gli giuro che una rosa bianca,
se viene spruzzata di vino, canta.

Mi metto a ridere, inclino il capo
con prudenza, come per controllare
un'invenzione. E ballo, ballo
nella pelle stupita, nell'abbraccio
che mi crea.

Eva dalla costola, Venere dall'onda,
Minerva dalla testa di Giove
erano più reali.

Quando lui non mi guarda,
cerco la mia immagine
sul muro. E vedo solo
un chiodo, senza il quadro.


Ecco un'altra struggente poesia d'amore, rinnova in me una potente emozione ad ogni rilettura. La preferisco fra tutte...mi appartiene...

martedì 18 ottobre 2016

Voci



Voci nella penombra
declamano versi e
parole profonde...
sospesi sentimenti condivisi.
Si vestono di parole
sgorgate da altri cuori,
le fanno proprie...
le fanno amare.
Vibrano nel profondo.
L'esplosione di un improvviso ricordo
nell'urgenza di un incontro,
del suo insopportabile distacco
nel disagio dell'assenza.
Voci maschili
voci femminili
esperte carezzevoli voci si insinuano.
Rimuovono ogni ostacolo per catturare
completamente.



lunedì 17 ottobre 2016

Tienimi per mano al tramonto Hermann Hesse



Tienimi per mano al tramonto,
quando la luce del giorno si spegne e l'oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle...
Tienila stretta quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto...
Tienimi per mano...portami dove il tempo non esiste...
Tienila stretta nel difficile vivere.
Tienimi per mano...nei giorni in cui mi sento disorientata...
Cantami la canzone delle stelle dolce cantilena di voci respirate...
Tienimi la mano, e stringila forte prima che l'insolente fato possa portarmi via da te...
Tienimi per mano e non lasciarmi andare...mai...



Stella



Chi sei?
Tu che dallo spazio profondo occhieggi.
Nell'universo oscuro che tutto inghiotte.
Chi sei?
Limpida luce che speranza infonde.
Nella notte di inchiostro risplendi.
Oscuri presagi allontani.
Nel tuo vorticoso essere
punto fermo mi appari.
Chi sei?
Compagna che il buio illumina
per aiutarmi a non aver paura...

domenica 16 ottobre 2016

...luna...


Luna


Guarda nel cielo ancora chiaro
la grossa luna appena sorta
opaca e gialla
di soave acquerello sfumata.
Quasi palpabile dono
da toccare
trattenere
baciare
immutata e bella
lì.
Una fiaba sempre nuova
ci accomuna ora 
ancor di più.

venerdì 7 ottobre 2016

Fiore


Toccare un fiore con dita lievi
in carezze di petalo
di vellutata consistenza
e così assaporare
l'indimenticato piacere
di un ricordo lontano.

L'ultima rosa


Sonno


Aspetto il sonno
come ricompensa del giorno
in immobile attesa.
Consumati riti in successione appesi
vagano in brandelli di ricordi.
Fremiti appena accennati incalzano.
Intermittenti scosse di un maldestro interruttore
di volontà privato.
Forzato silenzio che assorda
su sconnessi pensieri in bilico.
Le stelle rincorro e in silenzio aspetto
una carezza che non arriva.