mercoledì 16 novembre 2016

Marina Cvetaeva

Come spostando pietre

Come spostando pietre
geme ogni giuntura! Riconosco
l'amore dal dolore
lungo tutto il corpo.


Come un immenso campo aperto
alle bufere. Riconosco
l'amore dal lontano
di chi mi è accanto.


Come se mi avesse scavato
dentro fino al midollo. Riconosco
l'amore dal pianto delle vene
lungo tutto il corpo.


Vandalo in un aureola
di vento! Riconosco
l'amore dallo strappo
delle più fedeli corde
vocali: ruggine, crudo sale
nella strettoia della gola.


Riconosco l'amore dal boato
-dal trillo beato-
lungo tutto il corpo!

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